29/03/2024

Capannoni industriali e corretta temperatura

Capannoni industriali e corretta temperatura

L’estate, con le sue alte temperature, può essere una stagione splendida per chi va in ferie, meno per chi è costretto a lavorare, specie se sotto il sole, indossando abbigliamento tecnico o in luoghi che tendono ad accumulare calore più di altri; se per certi casi si può fare poco per garantire il benessere dei lavoratori, ci sono situazioni che possono essere migliorate, ad esempio tramite il raffrescamento dei capannoni (vedi come fare https://www.kitaair.com/come-raffrescare-un-capannone/).
Si tratta di una scelta quasi obbligata, anche perché è chiaro che migliorando le condizioni dei lavoratori, aumenti la produttività, in una sorta di circolo virtuoso.
Vediamo quali soluzioni offre il mercato per venire incontro alle esigenze sia dei lavoratori sia degli imprenditori, garantendo la temperatura migliore per consentire di svolgere le proprie mansioni ma al contempo consentendo delle spese accettabili per attuarle.

Raffrescamento capannoni: le soluzioni più indicate

Si è detto che è indispensabile trovare il modo di creare la giusta temperatura all’interno di un capannone, sia d’estate che d’inverno. Ma se d’inverno ci si può vestire con un abbigliamento pesante, d’estate è quasi impossibile trovare refrigerio, specie in ambienti come i capannoni, i quali tendono a scaldarsi più velocemente rispetto ad altre strutture (anche per via dei materiali con cui sono costruiti).
Dunque è bene cercare delle soluzioni valide per ovviare a questo problema, cercando però contemporaneamente di ottimizzare i costi a carico dei proprietari, che potrebbero risultare davvero ingenti.
Abbiamo a disposizione due tipi di raffrescamento, che risultano particolarmente indicati in questa situazione: vediamoli.

Raffrescamento evaporativo

Il raffrescamento evaporativo, detto anche adiabatico, è una delle soluzioni più diffuse, nonché economiche: si basa sulla caratteristica propria dell’aria di assorbire il vapore acqueo; all’interno del flusso d’aria canalizzato vengono inseriti degli spruzzatori i quali nebulizzano l’acqua e ne agevolano l’evaporazione, determinando una riduzione della temperatura.
Si è accennato al fatto che si tratti di una soluzione vantaggiosa dal punto di vista economico, infatti non è necessario acquistare macchinari complessi e non servono particolari competenze per occuparsene; tuttavia le prestazioni sono soggette a specifiche condizioni.
La prima è rappresentata dall’umidità presente: più l’ambiente è umido, meno tenderà a raffreddarsi; poi bisogna curarne in modo particolare la manutenzione, al fine di scongiurare il rischio di legionellosi.
E poi c’è da dire che l’aria raffrescata si satura d’umidità, aspetto non sempre compatibile con le lavorazioni in corso, oltre a favorire la formazione della muffa.
Altro punto a sfavore di questo sistema è che esso è valido solo per quanto riguarda la stagione estiva, in quanto questi raffrescatori evaporativi non sono adatti per il riscaldamento invernale. Ciò implica dotarsi anche di un sistema di riscaldamento per i mesi freddi, con le conseguenti spese connesse.

Condizionamento a pompa di calore

Questa soluzione è sicuramente più consigliata rispetto alla precedente, perché consente anche di riscaldare l’ambiente in inverno.
Si tratta di un sistema, detto anche Kita AIR, che presenta alcune analogie con gli impianti di condizionamento già impiegati all’interno delle abitazioni ed è particolarmente indicato per il raffrescamento di spazi dalla grande metratura come capannoni, serre e aree di produzione industriali.
È una soluzione davvero innovativa, in grado di lavorare coniugando prestazioni e affidabilità alla semplicità di installazione e di gestione: è composta da una macchina frigorifera dotata di un’unità esterna e di una interna, con la capacità sia di raffrescare che di riscaldare gli ambienti, secondo le necessità.
È importante notare però come non vi siano impianti idraulici di distribuzione e che l’unità interna sia dotata di aerotermo, oltre al fatto che le due unità funzionino con ventilatori con motore a controllo elettronico, risultando molto efficienti e poco rumorose.
Questo sistema permette anche di scongiurare il pericolo di gelate invernali a carico della batteria, tramite la funzione di sbrinamento che si attiva solo quando necessario e le dimensioni particolarmente generose della batteria stessa.
Si evince quindi come questa sia la soluzione più consigliata, sia per la semplicità di installazione e gestione, che per le ottime prestazioni; inoltre installandola si può beneficiare di incentivi, così da agevolare il committente anche dal punto di vista economico.